domenica 18 aprile 2010

Presente, passato o futuro

Ieri sera mi è capitato di vedere un programma in televisione, ospite Gillo Dorfles, un uomo di 100 anni con una lucidità estrema. Delle varie cose che ha detto, una mi ha colpito, lui afferma che oggi nel linguaggio comune è sempre più in disuso il tempo futuro, si è tutti intrappolati in una sorta di presente continuo. Facendo mente locale e analizzando quasi in modo statistico i dialoghi che ho quotidianamente con le persone mi sono reso conto che sono sempre le persono più attive e ottimiste a guardare avanti, è una banalità lo so, ma non l'avevo mai collegata con il linguaggio. Fanno progetti, lavorano per  realizzarli e qualche volta ce la fanno, altri sono troppo impegnati a lamentarsi guardandosi l'ombelico, ricordando quanto stavano bene prima, un prima che non coincide mai con l'adesso, difficilmente usano il tempo futuro molto spesso il passato. 
Io non voglio essere così, quindi mi impegnerò ancora di più ad usare sempre più spesso il tempo futuro

"Le persone che si lamentano del proprio stato danno sempre la colpa alle circostanze. Le persone che vanno avanti in questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che vogliono e se non riescono a trovarle, le creano." George Bernard Shaw


Simone Mago

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