lunedì 12 aprile 2010

C'è


C'e' una bella ragazza ai fornelli. Di profilo sembra uscita da un fumetto di Manara, la linea delle coscie e la fasciatura dei fianchi sono praticamente perfetti.. proporzionata, capelli lunghi e neri viso giovane, o almeno di quelli che attirano l'attenzione. Sta cucinando qualcosa, in teoria è per me e per lei, ma del mio parere penso che gliene importi poco, è più importante dare l'immagine di lei che è lì a cucinare per me. C'e' una cucina  attorno a lei, è la mia cucina e quasi quasi un po' mi scoccia di non essere io ad usarla.. C'è una tavola apparechiata davanti a me, quella almeno devo averla apparecchiata io. Vedo le mie braccia appoggiate silenziose sul tavolo e non posso non sentire il nostro silenzio. Non il rumore della ventola, ne il soffriggere della casseruola, neppure il sottofondo della televisione riescono a mascherare il silenzio che ci divide. Il mio corpo è qui, o almeno i miei sensi stanno registrando da questo punto di vista, ma la mia mente si è ritirata. E' come andata al cinema.. Si ogni tanto si affaccia da uno dei cinque sensi come fossero finestre, per vedere cosa c'e' là fuori.. un dialogo poco interessante, una bella  ragazza ai fornelli, schifezze in televisione, il silenzio frusciante delle piante di fuori.. leggero gonfiore  addominale e seggiola non troppo comoda.. nulla di interessante direi, si può tronare dentro a fantasticare.. ma quel che si dice dentro non parla di grandi auspici.. la maggior parte delle opinioni vede una vita molto infelice per voi, e questo occupa giustamente gran parte delle discussioni e delle proiezioni.. Penso che un giorno scriverò di questo momento di assoluto distacco e lucidità, sono curioso di sapere se capita anche ad altri.. e con che coraggio poi vanno avanti..

C'e' una foglia sul pavimento. E' gialla e verde e mi passa accanto, ma forse sono io a passarle accanto. Sullo scuro del  marciapiede bagnato dalla sera e dalla pioggia risalta tantissimo è quasi lì solo per me, non riesco a smettere di guardarla. Penso che se fossi stato Giulio Cesare duemila anni fa avrei potuto godere dello stesso spettacolo, della stessa scena, ma di un'altra foglia:stessa scena diversi i protagonisiti. Ho ancora il suo profumo e il suo sapore sulle mie  labbra e nelle mie narici,batte caldo il cuore ora. Sono stato a letto con una donna, molto bella. Mi ricordava un po' Pamela Anderson da giovane, ed averla per davvero a mia disposizione per quel tempo, ha sopperito abbondantemente al fatto che prima non ci conoscevamo. La bellezza del corpo femminile è una cosa che puo' risollevarti l'animo, se il tuo animo non è troppo schiacciato per non accorgersene. Non chiedo di essere da nessun'altra parte, in nessun'altro tempo. Non vorrei essere una persona diversa da quella che sono in questo momento o di essere in un altro viale.
Questi sono i passi perfetti, questa l'aria perfetta, questo il fresco sul viso perfetto. Non starò qui per sempre. Ne è valsa la pena ancora una volta di fare quello che ho sentito dentro.. di accettare i rischi e di attraversare il gradino che mi ha portato fuori casa: se domani mi dovesse succedere qualcosa, potrò dirmi guardandomi nell'anima: carissimo, tutto quello che potevamo fare l'abbiamo fatto.. forse potevamo fare di piu' o forse potevamo fare di meno, ma il tempo io l'ho fermato. Ed ho reso grazie a Dio per avermi dato questa vita, perchè questa sera e questi sentimenti  valgono qualunque  cosa sia passata o qualunque cosa sarà il futuro. So che non è un bene nutrirsi solo di attimi stupendi, ma è come una droga, se inizi è difficile smettere. E poi perchè dovrei smettere, non è forse la mia vita questa, non sono già stato nella merda abbastanza..? Se non fosse per quel che rende bella la vita, qualunque cosa sia, per cos'altro bisogna vivere?


C'e' una scarpa da ballo infilata al mio piede, è scura, bella e lucida, dev'essere da tango. In effetti sono in uno spogliatoio, e dal parquet che c'e' in terra e dalla musica in sottofondo direi proprio che si tratta di una scuola di tango. Le mie mani non hanno esitazioni nell'allacciare le stringhe, lo hanno fatto migliaia di volte ed oramai non hanno piu' bisogno della mia attenzione. Dentro quella scarpa c'e' proprio il mio piede, lo stesso piede che ho portato sulle sabbie dell'Egitto o nei Dojo del Karate. La sensazione è divertente, le mie braccia continuano a servirmi come se fossi un principino.. mi vestono, mi pettinanno, mi lavano, mi sistemano i vestiti e le scarpe, quasi dovessi debuttare in uno spettacolo. Ed oggi lo spettacolo è lo spettacolo della vita: oggi si ballerà questa musica stupenda, abbracciati ad una sconosciuta profumata che se avrai abbastanza cuore poi divenerà tua, almeno nell'anima e almeno per un pò. Ringrazio Dio per esserne uscito fuori, per non sapere quel che sarà del mio domani, per non avere più certezze:negative. L'incognito in fondo, è meglio di una certezza negativa, lo si puo' sempre tentare di cambiare. C'e' luce che entra dalle finestre in alto e c'e' luce nel mio cuore. Ancora una volta mi sono dimsotrato che se una situazione è molto negativa ho una possibilità di cambiarla, ed il coraggio di farlo..

White Clay

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